Difendiamo i nostri amici animali dall'inciviltà

Caprioli in centro

Tempo da lupi, quello di ieri, ma soprattutto da… caprioli. Due ungulati «residenti» nei boschi della Vallarsa sono infatti scesi in città, forse per curiosare tra i fiori e le piante annunciati copiosi in centro storico nella tradizionale festa di primavera di «Rovereto città fiorita» o magari per una capatina artistica tra le opere esposte al Mart.
Le due bestie hanno ovviamente catturato l’attenzione di chi, subito dopo pranzo, si è trovato a passeggiare per corso Bettini. Proprio nello splendido viale del Settecento roveretano, a due passi dal tempio della cultura «scarabocchiato» alcuni anni fa dall’archistar ticinese Mario Botta, zampettavano allegramente, incuranti della pioggia, del vento e del freddo, due splendidi esemplari di capriolo, passanti non certo abituali in un viale urbano che di bucolico non ha proprio niente.
L’insolita presenza, oltre a destare stupore, ha però convinto gli astanti ad allertare le forze dell’ordine. E così in poco tempo si sono materializzate tra il Mart e piazza Rosmini pattuglie dei carabinieri, della polizia di Stato, dei vigili urbani e soprattutto i mezzi dei pompieri volontari. Il rischio, d’altro canto, non andava certo sottovalutato visto che le due malcapitate bestie non hanno certo dimestichezza con la solitamente frenetica realtà cittadina e, spaventati, avrebbero potuto causare danni a persone, macchine e, chiaramente, a loro stessi.
Poco prima delle due, quindi, è stata avviata la «caccia grossa», un inedito assoluto per Rovereto che solo in un caso, qualche anno fa, si era imbattuta in una rincorsa a un paio di dromedari fuggiti a Borgo Sacco dal recinto del circo.
Gli animali del bosco comunque, assai più abituati ai guizzi tra gli ostacoli della Natura dei bipedi umani, sono però riusciti a fuggire. Uno dei due caprioli si è messo a correre, rigorosamente sul marciapiede (rispettando, quindi, anche l’attigua pista ciclabile, segno di grande rispetto e conoscenza delle regole stradali e civili), fino al primo varco libero verso la collina. L’altro, spinto dai vigili del fuoco, si è invece infilato nel parco delle ex Dame Inglesi (aperto al pubblico in occasione della Festa di primavera e, dal mese prossimo, accessibile tutti i week end fino a settembre), è riuscito a saltare la recinzione e quindi a guadagnare il bosco e fare ritorno sui monti di casa.
Alla fine, dunque, tutto si è risolto per il meglio anche se per i pochi che hanno seguito il simpatico fuori programma è stato un inizio di pomeriggio divertente e insolito, capace di far scordare per un attimo il flagello delle intemperie. E qualcuno l’ha letto come un tentativo di integrazione tra uomo e animale, purtroppo miseramente fallito.

FONTE 

Lascia un commento